domenica 29 marzo 2009

Segni del tempo

WINTER LIGHT FESTIVAL
Quaderni Escatologici, del 20/12/2008

Nei primi giorni di novembre è circolata notizia che il consiglio comunale di Oxford ha deliberato la cancellazione del Natale tra le ricorrenze cittadine sostituendola con il Winter Light Festival, la Festività della Luce Invernale. Ed Turner, vicesindaco dell’illustre cittadina universitaria, ha però tenuto a precisare che le celebrazioni con i cori natalizi ed anche il grande albero nella piazza principale non saranno negati alla cittadinanza. Tei Williams, portavoce dell’associazione Oxford Inspires che ha ispirato il provvedimento, ha cercato di tranquillizzare i perplessi assicurando che il Winter Light Festival è ben più del Natale poiché per due mesi è prevista una ricca programmazione di spettacoli ed eventi vari che daranno il giusto contributo alle attese economiche e d’intrattenimento legate alle festività di fine d’anno. Ciò che insomma verrebbe a mancare è “solo” l’esplicito riferimento alla specifica festività religiosa del Natale al fine di “ridimensionare l’eccessiva risonanza della festività cristiana a discapito delle altre religioni”. L’obiettivo, all’insegna del “politically correct”, sarebbe pertanto quello di rendere l’evento festivo “più inclusivo” in omaggio allo spirito multietnico del Paese e al rispetto delle minoranze religiose. Evidentemente queste rassicurazioni non sono bastate, poiché la comunità cristiana locale, a cominciare dalla Chiesa anglicana, ha criticato con fermezza il provvedimento...
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LA NOSTALGIA DELL'ORSO
Quaderni Escatologici, del 26/08/2008

Ci risiamo. Ecco che l’orso russo torna a mostrare i denti. Le sinistre colonne di carri armati lungo le strade dello stato sovrano della Georgia richiamano inevitabilmente Budapest ’56 e Praga ’68. Certo, complice la politica muscolare e miope dell’amministrazione Bush, tutta smaniosa di affermarsi nel ruolo di superpotenza egemone circondando l’orso d’un recinto NATO e di sistemi missilistici, d’imporre l’indipendenza del Kosovo, provincia serba, aprendo così un pericoloso precedente: perché ai contrabbandieri kosovari sì e ai contrabbandieri osseti no? Ma resta il fatto che l’orso ha aggredito uno stato sovrano, riprendendo l’abitudine molto sovietica di confinare con chi gli pare e di considerare i paesi limitrofi come entità politiche a sovranità limitata...
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UNA CIVILTÀ AL CREPUSCOLO
Quaderni Escatologici, del 1/06/2008

La notizia che oggi mi sento di commentare è quella dell’esperienza capitata a Pasquale Tintillini Di Palma, un autista delle linee urbane della Capitale. Il 16 giugno, attorno alle 16,20, un passeggero comincia a sentirsi male. Di Palma impugna il cellulare e chiama il 118 per un’ambulanza. Le condizioni del passeggero tuttavia continuano a peggiorare, perde i sensi. Il solerte conducente allora comunica l’emergenza alla centrale operativa e chiede l’autorizzazione a deviare verso il più vicino ospedale. L’autorizzazione viene subito concessa e il nostro autista riparte verso il Sant’Eugenio. Lungo il tragitto richiama il 118 per annullare la chiamata dell’ambulanza. Giunto davanti al pronto soccorso, Di Palma tira un sospiro di sollievo e corre all’interno per chiedere aiuto. Ma dall’ospedale gli rispondono che loro non sono autorizzati ad uscire fuori per prendere le persone che si sentono male: “deve chiamare un’ambulanza”, gli suggeriscono. Il conducente non crede alle sue orecchie: il mondo sembra crollargli addosso...
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IN DIFESA DEI VALORI COMUNI
Quaderni Escatologici, del 18/06/2008

Il viaggio del Papa negli Stati Uniti e il ricambio della visita da parte di Bush ha prodotto un crescendo di reciproci attestati di stima e un clima confidenziale che forse non era stato previsto; non in questi termini, almeno. Ha cominciato Papa Ratzinger che, in sintonia con il pensiero di Tocqueville, ha dichiarato di “rispettare grandemente questa vasta società pluralista” per aver saputo costruire un modello di rapporto Chiesa-Stato che le nazioni europee dovrebbero prendere ad esempio. A sua volta il presidente americano ha riconosciuto nel pontefice il paladino fermo e convinto di alcuni valori che egli ritiene importanti per la salute del Paese. Benedetto XVI è il primo papa ad essere ricevuto alla Casa Bianca e, al di fuori d’ogni schema, il primo capo di stato ad essere accolto alla scaletta di sbarco direttamente dal presidente. E per ricambiare l’accoglienza calorosa, anche il Papa ha voluto rompere il protocollo, attendendo Bush alla macchina e accogliendolo nei giardini vaticani. Alla fine dell’incontro informale, il presidente è stato ringraziato “per l’impegno nella difesa dei valori morali fondamentali”...
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UN'ALLEANZA INEVITABILE
Quaderni Escatologici, del 28/04/2008

Il recente viaggio del Papa negli Stati Uniti mi ha fatto venire in mente quello di tenore analogo effettuato da Nicolas Sarkozy nell’agosto dello scorso anno. Le due anime dell’Europa, quella religiosa e quella laica per antonomasia, il Vaticano e la Francia, che fanno visita ai cugini americani per rassicurarli sui sentimenti di stima e d’amicizia che il Vecchio Mondo nutre per loro. E vanno a farlo proprio tra le bianche mura di quella presidenza forse più controversa dell’intera storia dell’Unione, nelle mani di quel presidente che qualche anno prima era stato duramente criticato e osteggiato per la sua politica muscolare...
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IL CARO PETROLIO: UN'OPPORTUNITÀ
Quaderni Escatologici, del 22/03/2008

Repubblica nello scorso novembre ha pubblicato un’intervista a Giovanni Silvestrini, direttore del Kyoto Club, che ritengo uno spunto interessante di riflessione. In quei giorni si parlava molto della corsa al rincaro del petrolio che era lì per sfiorare i 100 dollari al barile: una soglia psicologica che nessuno pensava di veder raggiungere. Si diceva: sì, è vero, i petrolieri sono degli squali senza scrupoli che non si fermerebbero di fronte a nessun ostacolo d’ordine etico pur di far soldi; tuttavia non conviene neppure a loro tirare troppo sul prezzo del petrolio perché già a 50 dollari esso consente ad altre fonti energetiche, quali il carbone, di tornare ad essere competitive. I paesi produttori di petrolio, analogamente alle compagnie petrolifere, conoscono bene questo rischio: si diceva. Altri analisti affermavano invece che produttori e petrolieri hanno in mente ben altra soglia e da tempo manovrano perché il prezzo del greggio monti verso i 150 dollari: perché, si diceva, solo oltre quella soglia l’economia dei paesi industrializzati rischierebbe la depressione con conseguente crollo della domanda di petrolio. Ma la sensazione, oggi più che mai, è che tutte queste congetture siano infondate e che agli speculatori interessi solo il profitto immediato e null’altro. Ed è naturale, pertanto, quando andiamo a far benzina, o quando riceviamo la bolletta del gas o della luce, provare un senso d’ansia e di preoccupazione...
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GUERRA E FATTORI CLIMATICI
Quaderni Escatologici, del 18/03/2008

I ricercatori del Georgia Institute of Technology in un loro recente studio hanno dimostrato che v’è una connessione tra i cambiamenti climatici e l’insorgere di conflitti bellici. Assumendo come periodo d’osservazione gli ultimi 500 anni, essi hanno preso in considerazione alcune variabili oggettive quali il prezzo del cibo, il livello della popolazione, i dati sul clima e, ovviamente, il numero dei conflitti. Come s’attendevano, hanno trovato una relazione diretta e consequenziale tra i dati confrontati. Infatti questi confermano che i cambiamenti climatici causano una riduzione del raccolto e un aumento dei prezzi dei prodotti alimentari. La minore disponibilità di cibo accentua le disuguaglianze tra ceti e popoli e genera fame. E la fame a sua volta porta a tensioni sociali che facilmente sfociano in conflitti violenti. Quindi la crisi climatica e la carestia si rivelerebbero causa, oltre che diretta, anche indiretta di morte. Nel periodo preso in considerazione, l’aumento di conflittualità si verificava con l’irrigidimento del clima; ma i ricercatori suppongono che conseguenze analoghe si producano con il surriscaldamento climatico. Infatti anche la siccità – che segue all’innalzamento delle temperature – provoca la riduzione delle risorse naturali e spinge all’uso della violenza per impadronirsene...
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PASSAGGIO A NORD-OVEST
Quaderni Escatologici, del 11/09/2007

Il calcio è lo sport nazionale della Groenlandia, tuttavia questo Paese non è membro della FIFA. Vocazione all’isolamento? Non in questo caso. La Federazione prevede, infatti, che le partite internazionali vengano disputate su campi di erba e il clima della Groenlandia è talmente rigido da aver finora ostacolato persino la crescita dell’erba. Quest’isola immensa è ricoperta dai ghiacci per l’84% della sua superficie e buona parte di quel 16% non lo è semplicemente perché fa così freddo da non consentire neppure le precipitazioni nevose. Attorno all’anno mille il clima della terra era meno rigido e quel mini-disgelo consentì una maggiore mobilità sui mari settentrionali. Per chiamare Groenlandia – cioè Terra Verde – la sua colonia Erik il Rosso dovette vederla ricoperta di vegetazione; almeno sulle coste meridionali. Con il XIV secolo iniziò quella che i climatologi chiamano Piccola era glaciale, che ebbe il picco più freddo nell’inverno 1708-1709 e che durò fin verso il 1850 quando il clima terrestre ha cominciato nuovamente a scaldarsi...
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PASQUE DI SANGUE
Quaderni Escatologici, del 24/02/2007

Una notizia di questi giorni su cui riflettere riguarda il ritiro di un libro dalle librerie. L’autore è Ariel Toaff, figlio di Elio Toaff, il noto rabbino capo emerito di Roma. Ariel è professore di Storia del Medioevo e del Rinascimento all’università israeliana Bar-Ilan, un docente stimato dai colleghi e dagli studenti. Nel suo ultimo saggio, dal titolo “Pasque di sangue”, egli giunge alla conclusione che l’accusa rivolta in passato agli ebrei di praticare l’uccisione rituale di bambini cristiani, in occasione della Pasqua, potrebbe avere un fondamento di verità. Gruppi sparuti di ebrei fondamentalisti, tra l’XI e il XV secolo, per reazione all’intolleranza e alle persecuzioni messe in atto dai cristiani, potrebbero realmente aver compiuto questi crimini abietti in occasione della Pasqua ebraica...
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FREE HUGS - ABBRACCI GRATIS
Quaderni Escatologici, del 15/11/2006

Ieri ne hanno parlato i quotidiani e i telegiornali: gruppi di giovani s’aggirano per le città offrendosi d’abbracciare calorosamente i passanti al solo fine di regalare un contatto. Prima c’era il sia pur rivoluzionario segno della pace, alla domenica, adesso siamo alla stretta affettuosa tra sconosciuti. L’iniziativa sembra raccogliere consensi e diffondersi per le città del mondo. E le autorità come reagiscono al fenomeno? A Sidney, la polizia blocca il promotore dell’idea perché privo dell’assicurazione di responsabilità civile, necessaria per l’attività, salvo lasciare il campo dopo una petizione di 10.000 firme non prima, ovviamente, d’essere stata abbracciata. A Shangai l’organizzatore cinese dell’iniziativa viene trattenuto dalla forza pubblica perché l’attività raduna gente: a maggior ragione per un regime l’abbraccio gratuito, in quanto evento imprevisto, pone in allarme perché attenta all’ordine costituito...
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IL PREZZO DI TUTTO E IL VALORE DI NIENTE
Quaderni Escatologici, del 22/10/2006

Di questi giorni la notizia che sono in aumento i reati informatici e i delitti compiuti tra le mura domestiche. I primi costituiscono il naturale adattamento dell’azione criminosa all’evoluzione tecnologica. Sono certamente un segno del nostro tempo, come lo sono d’altra parte anche i secondi. Questi anzi colpiscono maggiormente e giustamente la nostra attenzione, poiché la casa è il simbolo della sicurezza, della protezione, essa richiama l’idea del rifugio. Invece apprendiamo che parenti e vicini uccidono più della criminalità comune e di quella organizzata messe assieme...
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CONFLITTO DI CIVILTÀ
Quaderni Escatologici, del 15/10/2006

Spesso negli articoli dei giornali o nei dibattiti televisivi si sussurra la raccomandazione di non fare il gioco dei fondamentalisti islamici, i quali, con le loro inaudite provocazioni, perseguirebbero proprio l’obiettivo di portare l’Occidente “crociato” a reazioni inconsulte e quindi di trascinarlo nel tanto temuto conflitto o scontro di civiltà. Ben venga ovviamente la prudenza che non raccoglie la provocazione. Tuttavia ogni volta che sento paventare questo timore non posso evitarmi di considerare il disorientamento in cui versa la nostra civiltà. Il torpore che c’impedisce di prendere atto che nel conflitto ci siamo già dentro. O, forse, sarebbe meglio dire ci siamo sempre stati. Erich Fromm osservava argutamente che, sebbene nominalmente ci richiamiamo al Figlio di Dio come nostro modello ed eroe cristiano per eccellenza, in realtà il riferimento a cui s’ispira il nostro agire rimane l’eroe pagano: quello che nella tradizione mitologica agiva per proprio merito e in vista della propria gloria...
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CLIMA E MORALE
Quaderni Escatologici Biblia, del 30/03/2008

La Storia c’insegna che i periodici cambiamenti di clima, causando spesso siccità e inaridimento di molte terre abitate, sono stati all’origine di carestie, di razzie, di guerre, di spostamenti d’interi popoli e persino del tramonto o della nascita di imperi e civiltà. Quindi il clima come causa di sofferenza e di disagio per l’umanità. Gli scrittori biblici aggiungono al processo un altro elemento, stavolta d’ordine morale, che lo trasforma da lineare a circolare. L’uomo soffre a causa del proprio egoismo. Quando una società umana è fedele a Dio e si cura d’osservare i suoi comandamenti, e quindi i suoi componenti si curano dei bisogni altrui, se ne fanno carico anziché essere causa di sofferenza, allora essa gode della protezione di Dio: Egli riempirà e proteggerà i granai; aprirà il cielo e la pioggia scenderà al momento giusto (cfr. Dt 28,8-12). Quando invece una società diviene ingiusta, immorale e materialista, i potenti governano e amministrano la giustizia nel proprio esclusivo interesse; i commercianti aumentano i prezzi a loro piacimento, falsificano le misure e vendono merce nociva (cfr. Amos 2,7; 3,10; 8.5), Dio si serve anche degli eventi climatici avversi, prima per richiamare gli uomini all’ordine e poi, in caso d’irreversibile ostinazione, per eliminarli. “Il Signore vi colpirà… con arsura e siccità; farà seccare o marcire i vostri cereali quando crescono… Il cielo sopra la vostra testa avrà il colore del bronzo; e la terra sotto i vostri piedi sarà dura come il ferro. Il Signore farà piovere sui vostri campi sabbia e polvere: scenderanno dal cielo, finché sarete distrutti” (Dt 28,22-24)...
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sabato 28 marzo 2009

Presentazione

Introduzione al blog.